Chi siamo

L’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, è l’unica associazione nazionale che rappresenti le ragioni dei cittadini atei e agnostici. È iscritta, con il numero 141, al registro nazionale delle Associazioni di promozione sociale, istituito presso il ministero della Solidarietà sociale.

L’UAAR è completamente indipendente da partiti o da gruppi di pressione di qualsiasi tipo.

I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.

La nostra associazione persegue tre scopi:

  • tutelare i diritti civili dei milioni di cittadini (in aumento) che non appartengono a una religione: la loro è senza dubbio la visione del mondo più diffusa dopo quella cattolica, ma godono di pochissima visibilità e subiscono concrete discriminazioni;
  • difendere e affermare la laicità dello Stato: un principio costituzionale messo seriamente a rischio dall’ingerenza ecclesiastica, che non trova più alcuna opposizione da parte del mondo politico;
  • promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo non religiose: non solo gli atei e gli agnostici per i mezzi di informazione non esistono, ma ormai è necessario far fronte al dilagare della presenza cattolica sulla stampa e sui canali radiotelevisivi, in particolare quelli pubblici.

L’UAAR SI QUALIFICA SUL PIANO FILOSOFICO. In un Paese migliore, l’UAAR non dovrebbe nemmeno esistere. Essa riunisce infatti soci e socie che si riconoscono negli scopi sociali: tutela dei diritti civili degli atei e degli agnostici, difesa della laicità dello Stato e delle istituzioni; valorizzazione del pensiero non religioso. L’aggettivo “razionalisti”, riferito sia agli atei sia agli agnostici, intende esprimere la scelta dell’approccio razionale e dell’esercizio del ragionamento a-fideistico quali principî fondanti la ricerca e l’elaborazione. Ciò non significa necessariamente abbracciare l’atteggiamento filosofico vicino allo scientismo che talvolta viene definito razionalismo, né alcun corpus dogmatico che pretenda di offrire spiegazioni che, anche sotto forme pseudo-scientifiche, pretendono di essere “definitive”. L’aggettivo “razionalisti” funge da radicale discriminante nei confronti dell’irrazionalismo, ivi compreso quello di natura non religiosa.

Nel definire gli atei e gli agnostici, dunque, l’UAAR ritiene che non si debbano considerare tali coloro che, anche non seguendo alcuna delle religioni ufficiali, credono nella vita ultraterrena, nei demoni, nella reincarnazione, nel destino, nei fantasmi, nella cabala, nell’astrologia, nelle energie, negli influssi o in altre forme di fideismo che si sottraggono in linea di principio all’applicazione della indagine razionale.

L’UAAR ritiene che la rinuncia a ogni forma di fideismo significa non soggiacere all’anestesia di parte delle proprie facoltà mentali, lasciandole invece disponibili per la ricerca individuale e collettiva, incessante e libera da pregiudizi, dogmi e assiomi, tesa a travalicare orizzonti spazialmente e temporalmente limitati.

 

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